Corsi 2014/2015: ecco cosa bolle in pentola

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Cari amici del Centro, è quasi ora di ricominciare! I nostri corsi, vecchi e nuovi, riapriranno ad ottobre. Ecco un breve riassunto di quello che accadrà

Si parte con alcune novità: il Centro ospiterà, il giovedì, dalle 19.00 alle 20.30, un corso di yoga tenuto dalla brava insegnante Gabriella Monti.

Il giovedì ospiteremo anche un Gruppo di mutuo aiuto per ansia e attacchi di panico promosso dalla Lidap – Lega italiana contro i disturbi d’ansia, da agorafobia e da attacchi di panico. Gli incontri inizieranno alle ore 21.15. Se siete interessati, inviateci un messaggio qui  oppure contattate la dottoressa Carcano al numero 339 5016281 .

Con date e orari ancora da definire (ma che vi riveleremo a breve) vi segnaliamo:
– il corso di Reiki (di primo, secondo e terzo livello);
– di Costellazioni familiari, condotto da Brunetta Bertelle.

Anche i corsi “vecchi” subiranno qualche cambiamento:

– la WAY Therapy, condotta da Miriam Carcano, si terrà solo un sabato mattina al mese dalle ore 9.00 alle 12.30, in via Rismondo;
Bioenergetica, come sempre condotta da Lorella Cantaluppi, si terrà il lunedì, dalle 20.30 alle 21.30.
Tai Chi, condotto da Paolo Gorini, rimane il lunedì dalle 19.00 alle 20.15.

NB: per motivi organizzativi, è necessario prenotare le LEZIONI DI PROVA a QUESTO LINK.

 

Per quanto riguarda la Scuola di Counseling, si inizia il 25/26 ottobre. Sono aperte le iscrizioni.

Per gli incontri di Psicologia e Taoismo, respirazioni Buteyko e Il risveglio delle dee, le date sono ancora da definire.

Per informazioni, scriveteci qui.
Vi aspettiamo numerosi!

5 cose da fare per superare l’ansia degli esami

maturitàL’orale di maturità incombe per moltissimi ragazzi italiani, ormai stressati e stanchi dopo un intero anno di scuola. Ecco qualche dritta (soprattutto per gli studenti più apprensivi) per superare l’ansia e la paura di non farecela.

1- Durante i giorni che precedono l’orale, meditate focalizzando l’attenzione sul vostro respiro. Bastano davvero pochi minuti la mattina, prima del ripasso, per essere più concentrati e produttivi e soprattutto… più calmi.

2- Fate una colazione abbondante: vi serviranno molte energie per ripassare. Ricordate poi che i repentini cali di zuccheri provocano nel cervello una reazione di stress che incrementa l’ansia, invece di placarla.

3- Guardatevi allo specchio e ditevi qualcosa di bello, di gratificante. Coccolate la vostra autostima. Molti studenti partono negativi, si focalizzano sui (pochi o tanti) argomenti che non ricordano e sono certi che in commissione le domande verteranno proprio su quelli… e infatti di solito è proprio così. Si chiama profezia autoavverante. Per combatterla, serve tanto training mentale e un po’ di fiducia nelle cose che si sanno!

4- Dedicate un’ora della giornata solo a voi stessi, a quello che vi piace, a un’attività rigenerativa. E’ vero, l’orale è alle porte, ma uno studio “matto e disperato” non può che acuire lo stress. Prendetevi del tempo.

5- Se le cose non vanno come sperate e rischiate di fare una figuraccia perché non vi sentite preparati, ricordate che la maturità è solo un momento della vostra vita, non tutta la vostra vita. E che, come ogni altro momento, passerà. Alla fine della giornata i giochi saranno fatti e potrete pensare a godervi le meritate vacanze.

Chi ha paura della crisi?

La crisi è un dato di fatto. La reazione di molti è sentirsi spaventati, abbattuti, a volte anche depressi e si sperde la voglia di andare avanti e di fare progetti. Combattere paura e panico può evitarci di entrare in un circolo vizioso che rende difficile uscire dalle difficoltà. Ne parliamo con la dottoressa Miriam Carcano

“Negli ultimi anni si è registrato un incremento degli attacchi di panico,” afferma Miriam Carcano, psicologa del Centro dell’Essere, “e le cause sono le condizioni di vita attuali, il lavoro precario, il fatto che le persone abbiano sempre più esigenze create non da veri bisogni interiori, ma che sono solo esteriori”.

E’ comprensibile che certe situazioni creino una sensazione di paura e di disagio, ma più ci attacchiamo ad esse, meno riusciremo a recuperare gli strumenti interiori per affrontare le difficoltà. In pratica, dire a se stessi ‘se perdo questo lavoro, non ne troverò un altro perché c’è la crisi’ è molto rischioso, perché da un lato genera una sorta di profezia autoavverante, che ci rimanda esattamente ciò che ci aspettiamo (ossia di non trovare più lavoro), dall’altro crea uno stato di disagio interiore da cui è difficile uscire.

“Il primo punto”, afferma la dottoressa Carcano “è rimettere ordine nelle priorità della vita e focalizzarsi sulle esigenze reali. Il secondo è non aspettare di stare male prima di farsi aiutare”. Quasi nessuno lo fa eppure i mezzi, anche per chi non dispone di molto denaro, ci sono: ci si può rivolgere ad esempio anche agli psicologi delle Asl, ricordando che alcuni Comuni hanno messo a disposizione degli appositi sportelli anticrisi.

Per evitare che le persone entrino in un circolo vizioso distruttivo è necessaria tanta prevenzione. “Innanzitutto bisogna aver cura di sè: l’ideale è che una persona si faccia aiutare quando inizia ad avvertire segnali di sofferenza da cui non riesce a uscire. Indipendentemente dalla depressione o dagli attacchi di panico, se si sente sfuggire di mano la propria vita, è bene chiedere aiuto”. Tutti i momenti di crisi della vita, insomma, sono utili per capire chi ha lavorato su di sè e ha costruito gli strumenti per affrontare i momenti difficili.

“Bisogna usare la crisi in modo costruttivo e imparare a fluire con la vita”, conclude Miriam. “Se in questo momento la situazione ci impone di ricominciare da capo, bisogna farlo. Dire a se stessi ‘non posso’ lo renderà solo più doloroso”.

“Give Mind a Chance!”: il 7 luglio a Milano convegno sulla disabilità psichica

Fondazione Italiana Accenture e Progetto Itaca Onlus presentano il 7 luglio a Milano “Give Mind a Chance”, un evento/convegno sulla disabilità psichica a cui parteciperanno esperti, professionisti e operatori del settore, aziende ed istituzioni, oltre alla community creativa di ideaTRE60 per affrontare la gestione del disagio psichico in azienda.

Durante la giornata si parlerà dei dati resi noti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui entro il 2020 i disturbi psichici (stati d’ansia, panico e depressione, aggravati dalla recente crisi economica) rappresenteranno la malattia più diffusa nel mondo sviluppato e la seconda causa di disabilità. Nel nostro Paese a soffrirne è l’8 per cento della popolazione.

Dallo studio emerge che proprio l’ambito lavorativo, in cui trascorriamo la maggior parte della nostra giornata, è quello più a rischio. Proprio per ovviare a questo problema il Ministero del Lavoro ha emanato le linee guida per “misurare” lo stress dei lavoratori. Per la prima volta le imprese si trovano a doversi occupare della salute dei dipendenti, non solo fisica, ma anche interiore.

“Give Mind a Chance!” inizia alle 16.00, è aperto al pubblico. Per info www.assifero.org

Più poveri e più depressi: ecco la fotografia dell’Istat

Il rapporto annuale dell’Istat, Istituto nazionale di statistica, presentato il 23 maggio parla chiaro: a causa della crisi economica in corso, in Italia il rischio di povertà colpisce oggi circa sette milioni di persone. Individui che sempre più spesso andranno incontro a disturbi della sfera psicologica: secondo l’Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che sta portando avanti una serie di studi su come la popolazione sta reagendo alla crisi economica, la preoccupazione più grande di tutta questa situazione riguarda la depressione sociale.

Non solo: in aumento ci sono anche patologie come ansia, attacchi di panico e attacchi ossessivi compulsivi. Questo perché, afferma la portavoce dell’Associazione, Paola Vinciguerra, che è anche responsabile dell’Uiap, Unità italiana attacchi di panico della Clinica Paideia di Roma, “Le persone non sono in grado di reagire ai cambiamenti, non sono pronte, non hanno gli strumenti”.

Contro questi disagi, in un Paese come l’Inghilterra sono scesi in campo oltre 8.000 terapeuti, dove si è già calcolato che il costo sociale della crisi sarà molto alto. In Italia non si sono ancora presi provvedimenti; il primo obiettivo tuttavia, fa sapere la portavoce, è che le persone devono essere sensibilizzate a questi problemi “e soprattutto bisogna insegnare a prevenire mali come la depressione“.

[Adnkronos]