La notte delle Dee

samhainkCome vuole tradizione anglosassone, il 31 ottobre si festeggiano le streghe. Noi vogliamo festeggiare le Dee, ma forse è un po’ la stessa cosa. Ecco perché

Tanti secoli fa, quando i nostri antenati erano ancora molto legati alla Madre Terra e avevano cari i cicli della natura, del sole e della luna, in questo periodo si festeggiava Samhain, una fine e un nuovo inizio.

Questa ricorrenza, per i celti, aveva un doppio significato. Dal punto di vista fisico, rappresentava la fine dell’estate: si stipavano i frutti dell’ultimo raccolto in vista dei mesi invernali e quelli che restavano nei campi, come mele e zucche, venivano offerti agli dei in segno di ringraziamento.

Dal punto di vista spirituale, Samhain rappresentava il momento dell’anno in cui ci si fermava a commemorare chi non c’era più, l’occasione per meditare sul significato profondo della morte e della vita, sui cicli dell’esistenza, sulle nuove opportunità.

Nel corso dei secoli, la festività ha assunto altri nomi e altre forme, le antiche tradizioni sono state demonizzate, le antiche divinità sono state sostituite da demoni e streghe. Oggi a Ognissanti si commemorano ancora i defunti, mentre durante la notte che precede la festa prevale il lato ludico e carnevalesco, quello di Halloween, con le sue streghe, gli zombi e i vampiri.

Eppure, richiamando il significato originale, quello legato alla Madre Terra, questa festa può ancora essere “utilizzata”, dal punto di vista psicologico, come momento di riflessione e meditazione su ciò che è stato, su quello che ci lasciamo dietro le spalle e su quello che vogliamo per il futuro.
Un momento di passaggio e di consapevolezza, di ricerca interiore e di scoperta.

Dunque, qualunque tradizione abbracciate, ricordate che questo può essere “sfruttato” come un momento di passaggio. E allora buon Halloween, amiche streghe. E buon Samhain, care Dee!

In autunno… riparti dal Centro!

Lorella e Miriam durante la prova del corso di meditazione

Lorella e Miriam durante la prova del corso di meditazione

Dopo l’open day – vi ringraziamo ancora tanto per essere intervenuti così numerosi – siamo già tornati in pista e siamo prontissimi per vivere insieme le esperienze che partiranno a ottobre nella nuova sede del Centro..

Ecco dunque un piccolo calendario-promemoria degli appuntamenti autunnali che riguarda non solo noi, ma anche “Il segreto dell’acqua” di Sesto san Giovanni, il centro gestito da Paolo Gorini che, insieme a Miriam, condurrà il seminario su integrazione di maschile e femminile.

W.A.Y. Therapy
Il gruppo serale parte martedì 15 ottobre alle 20.30, la sede è sempre quella di via Cantù 33. Gli appuntamenti saranno due martedì al mese. Comduce Miriam Carcano.

Meditazione
Il corso si terrà tutti martedì dalle 19.00 alle 20.00 a partire dal 15 ottobre. Conduce Miriam Carcano.

Bioenergetica
Tutti i lunedì alle 20.30, con Lorella Cantaluppi.

Ansia e panico
A Seregno torna il corso in quattro appuntamenti condotto da Lorella e Miriam per gestire attacchi di ansia e panico, mentre a Sesto gli incontri saranno solo due. Eccovi le date:

Seregno:
28 ottobre, ore 21.45 – 23.15
11 e 18 novembre, ore 21.45 – 23.15
2 dicembre, ore 21.45 – 23.15

Sesto:
19 ottobre, ore 15.00 – 19.00
secondo incontro da definire

Il risveglio della dea
Il seminario dedicato alla consapevolezza e alle potenzialità delle donne si terrà per la prima volta anche al centro “Il segreto dell’acqua”. Conducono come sempre Miriam Carcano e Lorella Cantaluppi. Le date:

A Seregno
8 dicembre, dalle 9.00 alle 16.00

Maschile e femminile
Il seminario che fonde la psicologia e i principi del taoismo per integrare il maschile e femminile fuori e dentro di noi è previsto per domenica 24 novembre a Seregno dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Con Paolo Gorini e Miriam Carcano.

Per info sui costi, clicca qui.

Un viaggio dentro al labirinto – racconto del seminario del 7 aprile

Il risveglio della dea_cerchio

Nel labirinto non ci si perde, ci si trova. Lo abbiamo detto più volte. Quella del labirinto è una strada tortuosa, complessa, arzigoloata, inaspettata (come la vita), ma porta sempre da qualche parte. Non è mai un vicolo cieco, ma sempre un percorso  dal mondo all’anima e dall’anma al mondo. Difficile, molto spesso, ma autentico, perché smuove le forze del profondo.

L’esperienza col labirinto, che abbiamo vissuto lo scorso 7 aprile al Centro dell’Essere di Seregno, è stata diversa per ognuna delle 16 donne presenti al seminario condotto dalle psicologhe psicoterapeute Lorella Cantaluppi e Miriam Carcano. Per tutte è stata l’occasione  per percorrere un pezzetto di strada e imparare a coltivare buone abitudini interiori, come l’autenticità, l’autocompassione, la gratitudine e la gioia, l’introspezione.

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Coltivare l’autenticità vuol dire accettare di essere imperfette, ma non solo.Vuol dire concedersi di essere diverse da come il mondo ci vuole, senza giudizio o colpevolizzazione, lasciando spazio alla propria natura.

Introdurre nel proprio percorso l’autocompassione vuol dire essere gentili con se stessi, perdonarsi, accettarsi, non giudicarsi. Uscire da quello che i buddhisti chiamerebbero il veleno mentale dell’ignoranza, vedendo e accettando consapevolmente la realtà.

Camminando lungo il labirinto abbiamo imparato che la gratitudine incondizionata verso la vita, senza cioè che sia accaduto qualcosa di particolare, smuove energie positive. Una sorta di legge dell’attrazione per iniziare a godere della nostra vita e di quello che ci propone, anche quando si tratta di lezioni dure.

La strada verso il centro del labirinto ha conciliato l‘introspezione e ci ha portato anche la consapevolezza della nostra natura spirituale, aiutandoci nella concentrazione, separando la mente di superficie, quella immersa nei sumori del mondo, da quella profonda, che fa sentire la sua voce solo nel silenzio del cuore.

Chiudiamo con le parole di Michela, una delle partecipanti:

E’ stato un viaggio che mi ha aiutato a comprendere e a sentire l’importanza di trovare, guardare, entrare in contatto e abbracciare il mio Io più profondo e autentico, senza giudizi, con comprensione e accettazione. E come l’altra volta, la vicinanza e la condivisione con le altre Dee è stata calda, rassicurante ed emozionante.

Vi aspettiamo al prossimo seminario…

7 aprile, Il risveglio della Dea – Il labirinto

_DSC0228_210Continuano al Centro dell’Essere i seminari dedicati all’autoconsapevolezza delle donne. Quello del prossimo 7 aprile avrà come tema principale il labirinto, antico strumento di ricerca del divino dentro di sé

Si parte dal labirinto di Dedalo e Icaro, passando per quello medievale di Chartres, per arrivare alle riproduzioni “moderne”, come quella presente a San Francisco, alla Grace Cathedral: questi strumenti di ricerca del divino affondano le proprie radici addirittura nella tradizione preistorica, quando era in uso il culto della Dea Madre.

Il seminario di domenica 7 aprile, condotto dalle psicologhe psicoterapeute Miriam Carcano e Lorella Cantaluppi, sarà dunque incentrato sul tema della riscoperta di sé, del viaggio dentro se stesse per riscoprire passioni, talenti, verità interiori di ogni donna.

Da secoli, infatti, il labirinto è considerato una metafora per giungere al centro del proprio essere al fine di integrare corpo, mente e spirito per continuare il percorso della vita con sempre maggior consapevolezza e gratificazione.

Lo scopo di questo incontro sarà quello di portare ogni donna al centro di se stessa per far emergere la propria guida interiore che la aiuti a procedere con chiarezza, determinazione e soddisfazione; a riconnettersi con l’intuito e la forza interiore per ritrovare equilibrio e benessere lasciando andare il dolore dell’anima.

Il seminario si svolgerà dalle ore 9.00 alle ore 16.00.
E’ possibile iscriversi entro il 24 marzo; il costo dell’incontro è di 90 euro.
Si può prenotare telefonicamente al numero della dottoressa Carcano (339 5016281) oppure compilando questo form.

I nostri incontri sul Risveglio della Dea sono aperti a tutte le donne, anche a quelle che non hanno partecipato a incontri precedenti o ad altri gruppi.

La deaQualche giorno fa, al Centro ci siamo trovate in tante per partecipare al seminario “Il risveglio della Dea“. Un’esperienza molto intensa che ci ha arricchite tutte e venti.

L’idea è venuta a Miriam e Lorella leggendo il libro “Le dee dentro la donna”: ciascuna di noi racchiude in sé alcune caratteristiche degli archetipi divini femminili e li esprime nella vita di tutti i giorni, nei rapporti con gli altri, negli affetti. Ciascuna di noi assume pregi e difetti di quella che è, diciamo, la sua dea “di riferimento”.

Ogni donna è Afrodite, è Atena, è Artemide, è Era, ma è anche una Grande Madre, una creatrice, un essere che dà la vita. Attraverso lo studio delle antiche statuette preistoriche, abbiamo appreso che anticamente il corpo della donna era considerato sacro e venerato proprio per la sua capacità di generare… non come oggi che è oggetto di tante critiche e mortificazioni!

In questa nostra epoca moderna abbiamo perso la memoria di quale sia il nostro potenziale, perché siamo abituate a non considerarlo, a sminuirlo… ma c’è. Da qui, l’idea di Miriam e Lorella di proporre una serie di incontri per riappropriarci del nostro “essere dee”. Il tema di questa prima giornata è stato “Imparare a prendersi cura di sé”.

Abbiamo re-imparato a coccolarci; attraverso la fiaba di Barbablu abbiamo cercato la chiave dello stanzino buio dell’anima, quello in cui di solito richiudiamo i talenti e i sogni dimenticati, cadendo in balìa del nostro predatore interiore; abbiamo capito che le forze che caratterizzano la vita di ciascuno sono l’amore e la paura: la prima spinge ad agire, la seconda ci fa impantanare. Abbiamo anche capito che il coraggio di cambiare e di scegliere la strada che ci detta il cuore è già dentro di noi, dobbiamo affinare l’istinto.

Il tutto “condito” con bellissima musica d’arpa.

Al Centro non vediamo l’ora di ripetere questa esperienza.

Vi aspettiamo,
Chiara, dello staff del Centro dell’Essere