Imparare a innamorarsi

Non dimenticate la solita matita ben temperata sul comodino, mentre leggete questo libro. Anche stavolta vi verrà voglia di sottolineare, prendere appunti, scrivere, fare esercizi… Sì, perché Imparare a innamorarsi non è un libro per single disperati o per ex innamorati delusi dall’ennesimo rapporto di coppia naufragato per i più svariati motivi. No. Imparare a innamorarsi è un libro sul conoscere profondamente se stessi e quindi innamorarsi di conseguenza.

La psicologa Sara Cattò racconta come si può trovare l’altra metà della mela partendo dall’analisi dei propri bisogni: si riaggancia alla teoria dei tre cervelli, rettiliano, limbico e neocorticale, per spiegare cosa determina i diversi tipi di attrazione (risonanza) tra uomo e donna (fisica, emotiva, mentale e transpersonale), come sia possibile riprogrammare la propria calamita psichica (tipica del cervello limbico, cioè quello che funziona per automatismi e che determina la ripetizione degli schemi mentali “sbagliati”), proponendo alla fine del libro anche qualche esercizio pratico di autoconsapevolezza.

Ma perché bisogna “imparare” a innamorarsi? Perché l’innamoramento inteso come presupposto di base della vita di coppia è un concetto che ha poche decine d’anni e a cui gli esseri umani sono relativamente poco abituati: fino a non molto tempo fa, le basi di un buon matrimonio, finalizzato alla procreazione, erano poste da fattori economici, sociali, religiosi. L’innamoramento poteva capitare, ma non era necessariamente richiesto, forse nemmeno auspicato.

La società, però, è radicalmente mutata e dunque oggi è necessario imparare a riconoscere le infatuazioni dagli innamoramenti veri e propri: mentre le prime non hanno lo scopo di far crescere spiritualmente i due partner e coinvolgono solo alcuni aspetti di noi, il secondo è invece lo strumento che consente la vera evoluzione delle anime, prendendo in causa tutti i tipi di attrazione e tutti e tre i cervelli.

L’autrice ricorre al mito platonico della divisione degli esseri androgini (maschi e femmina insieme) da parte del padre degli Dei, Zeus, per spiegare la necessità umana di questa tensione che deve coinvolgere tutti gli aspetti della spiritualità. Il bisogno di “tornare uno” è, per la Cattò, la necessità di ritrovare le proprie parti mancanti attraverso un essere simile e allo stesso tempo complementare.

Attraverso il rapporto con il partner, infatti, la psicologa spiega come possiamo reintegrare e ricomporre gli aspetti maschili e femminili della personalità della donna con gli aspetti maschili e femminili della personalità dell’uomo per “partorire” una coppia sana che abbia come obiettivo primario quello di far crescere i due innamorati, di spronarli a migliorarsi, a “usarsi” l’uno come maestro dell’altra per riconoscere e integrare le parti mancanti.

Conoscendo bene noi stessi, è possibile costruire una sorta di identikit del partner interiore (la metà complementare a quello che siamo), identificando ciò di cui la nostra anima ha bisogno per evolvere e poi “lasciandolo andare”, affinché l’innamorato, non cercato, si faccia da noi trovare. Come sottolinea la Cattò “Quando il profilo del partner interiore inizia a definirsi in te, è di importanza fondamentale affidarlo alla vita, con la fiducia che essa predisporrà il necessario e che ciò che si deve compiere si compirà”.

Sara Cattò
Imparare a innamorarsi
Xenia Edizioni
18,00 euro

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