A quanto pare, la meditazione migliora il controllo della memoria da parte di chi la pratica con costanza e favorisce la concentrazione perché regola le onde alfa del cervello. Ad affermarlo è un team di ricercatori del Massachusetts General Hospital, dell’Harvard Medical School e del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che ha pubblicato uno studio sulla rivista Brain Research Bulletin.
Catherine Kerr, co-autrice dello studio, spiega che tutto dipende dalle cellule cerebrali che si servono di particolati frequenze, o onde, per regolare il flusso di informazioni; le onde alfa, attive nelle cellule che riguardano i processi della vista e del suono nella corteccia cerebrale, ovvero lo strato più esterno del cervello, hanno la funzione di sopprimere le sensazioni irrilevanti o le distrazioni.
Nella ricerca un gruppo di volontari ha seguito un programma di meditazione e autoconsapevolezza della durata di otto settimane; è risultato che la più rapida modulazione di quello che viene chiamato “ritmo alfa” ha fornito ai soggetti studiati migliori capacità di focalizzazione e concentrazione.
La dimostrazione che meditare non è una perdita di tempo.
[fonte: La Stampa]