Vi è mai capitato di provare fastidio per un litigio, una semplice “discussione a voce alta”, un disaccordo affrmato con decisione, a casa o al lavoro, facendovi chiudere in voi stessi? Capita a chi teme di entrare in conflitto. Così facendo, però, non afferma nemmeno se stesso.
La colpa è sempre della paura: alcune persone temono di avanzare una richiesta o di contrapporsi a qualcuno con cui sono in disaccordo, non vogliono creare problemi a loro volta o disagi, non desiderano alzare la voce, pensano che tanto non saranno capite.
Vi sono insomma persone che, temporaneamente o permanentemente, non sono in grado di gestire un conflitto e, per evitare di “entrarci” e di far fronte all’aggressività altrui, evitano anche di esprimere i propri bisogni e desideri.
I meccanismi e le motivazioni responsabili di questi atteggiamenti sono molto profondi e spesso dovrebbero essere indagati e affrontati nel corso di una terapia.
Qui ci limitiamo a segnalare alcuni fiori di Bach (che andrebbero comunque concordati con un floriterapeuta) che, volendo, potrebbero essere di supporto per ritrovare… un po’ di carattere.
Mimulus: viene usato per superare la paura di attivare un conflitto aperto con la persona o l’ambiente che ci schiaccia o ci inibisce.
Centaury: serve per non soffocare la nostra vera identità e rimanere coerenti coi nostri principi e iniziare a dire dei no, anche alle persone a cui vogliamo bene, per prenderci i nostri spazi.
Fateci sapere come va…